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Benevento, 09-05-2022 15:08 ____
All'Assemblea di Confindustria il sindaco Mastella cerca l'impegno del presidente De Luca sul Teatro Comunale e sulle tre Gallerie di via Avellino
Se la cultura deve essere uno dei fattori trainanti dello sviluppo del territorio, bisogna anche sostenerla in maniera stabile in modo da dare certezze e prospettive. Nino Lombardi bacchetta invece a proposito della Diga, la borghesia delle Associazioni di categoria
Redazione
  

Sannio Innovativo, Sannio  Turistico, Sannio Sostenibile, sono le direttrici attraverso le quali promuovere lo sviluppo del territorio.
Questo il messaggio, emerso nel corso dell'Assemblea Generare dei soci organizzata nel Teatro "San Vittorino".
Un percorso che passa attraverso un modello di sviluppo integrato e che necessita d'investimenti privati, d'interventi di completamento di grandi opere infrastrutturali, del rafforzamento di attrattori di sviluppo quali le Zes e del potenziamento di inclinazioni territoriali quali la produzione di energia da fonti rinnovabili e il turismo.
Sul fronte delle iniziative private, attraverso il Patto Territoriale, Benevento ha predisposto il progetto "Situs" al quale hanno risposto 39 aziende (di cui 20 selezionate)  per 40 milioni d'investimento che a regime saranno in grado di generare un incremento di fatturato di 80 milioni di euro e oltre 150 Ula.
Benevento è la settima provincia in Italia per produzione di Rinnovabile, capofila di un importante Its "Energi Lab" in questo settore.
Benevento si candida a diventare tra le più importanti fonti di approvvigionamento idrico della Campania, grazie alla diga di Campolattaro.
Nonostante ciò, ancora molti i segnali di fragilità quali la densità abitativa, il Pil pro capite (la provincia presenta un reddito pro capite pari a 15.900 euro a fronte dei 27.000 dell’Italia), l’occupazione (negli ultimi 10 anni la provincia ha perso 16.000 posti di lavoro), l'indice di dotazione stradale (Benevento, ha il 2% della rete autostradale della Campania).
I saluti sono stati affidati a Clemente Mastella, sindaco di Benevento ed a Nino Lombardi, presidente facente funzioni della Provincia.
Mastella, in particolare, ha rappresentanto la metafora del mondo come la posizione di un contadino ubriaco.
Fai tanta fatica a metterlo in sella ad un asino ed ecco che subito dopo ricade. Questa, ha detto Mastella, è la congiuntura che stiamo mettendo in scena.
Poi ha rivolto due richieste pubbliche al presidente della Regione, Vincenzo De Luca.
Ad agosto sarà riaperto il Teatro Comunale, ha detto Mastella ed allora, se abbiamo la cultura tra gli elementi che dovranno contribuire alla crescita del terrtorio, bisogna finanziarla questa iniziativa e quindi sostenere in maniera stabile e duratura anche i teatri delle zone interne.
Non concordo affatto con quanto detto dal sindaco di Napoli e cioè che la Campania senza Napoli non è niente.
Se così è, tenetevela questa Napoli.
La verità è che abbiamo bisogno anche noi di una dotazione finanziaria certa per il nostro Teatro per modo da dargli una prospettiva. A Napoli vanno 4 miliardi a noi nulla ma così facciamo veramente grande fatica ad andare avanti.
Poi Mastella ha chiesto l'intervento di De Luca per il secondo impegno da assumere, quello del completamento delle tre gallerie di via Avellino-viale Martiri d'Ungheria.
Ha presentato la cosa un po' adattando la storia alle sue esigenze narrative, come spesso gli capita di fare, ma va bene così se è utile allo scopo.
Bisogna dare risposta anche a questo, ha concluso il sindaco che poi riceverà risposta dal presidente De Luca nel corso del suo intervento.
Il presidente facente funzioni della Provincia, Nino Lombardi, ha invece tirato le orecchie, a proposito dell'utilizzo dell'acqua della Diga di Campolattaro, alla borghesia delle Associazioni di categoria che non affiancano gli sforzi che si stanno facendo per dare compimento a quest'opera.
A questo punto l'introduzione è stata del presidente di Confindustria Benevento Oreste Vigorito: "Per sapere dove andremo dovremo vedere come cammineremo.
Abbiamo bisogno di condividere obiettivi territoriali che guardi oltre i confini territoriali.
Dovremo essere in grado di  ridurre i divari, tra Nord e Sud del Paese, tra generazioni e di genere e per farlo c'è bisogno di connessione e potremmo farlo tramite le reti, stradali e ferroviarie.
Dovremmo agire su tre fattori prioritari Mobilità, Porti e Aree Industriali. Solo così potremo lavorare ad un progetto di futuro che veda il sannio protagonista".
Subito dopo è stata la volta di Ciro Napoli, responsabile Progetti Napoli e itinerario Napoli-Bari che ha ricordato che "l'opera altamente strategica, la nuova linea Alta Velocità e Alta Capacità Napoli-Bari rappresenta un volano per lo sviluppo economico del Sud e dell'intero Paese.
Con i suoi 5,8 miliardi di investimenti produce ricadute economiche importanti su imprese e lavoratori: entro la fine del 2022 tutti i cantieri saranno operativi e a regime saranno circa 5.000 le persone, tra ditte appaltatrici e indotto, ad essere impegnate nella realizzazione della nuova linea.
La Napoli-Bari permetterà, inoltre, il miglioramento delle connessioni delle Province più interne della Campania, oltre che della Puglia, alla linea Alta Velocità Napoli-Roma-Milano, primo passo di un ampio processo di integrazione e di sostegno allo sviluppo socio-economico del Mezzogiorno, con notevoli ricadute occupazionali e significativi benefici per l’economia delle regioni coinvolte".
Per Piero De Luca, deputato, "le Zes rappresentano una vera e propria opportunità di Sviluppo. Abbiamo raggiunto importanti traguardi e disponiamo di un piano Strategico che rappresenta un punto di partenza.
La definizione del piano vede uno  sviluppo a macchia di leopardo.
Oggi le Aree industriali necessitano di una riperimetrazione per consentire di attrarre investimenti anche in quei territori che presentano una saturazione in termini di lotti disponibili.
Oggi l'80% delle Zes rientra nelle Asi che, allo stato, non possono essere si soggetti attuatori del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Abbiamo bisogno di modifiche su questo punto per offrire opportunità di rilancio che passino dalle Zes.
Infine, dobbiamo puntare ad una infrastrutturazione che consenta il collegamento delle Zes ai principali punti di snodo".
Per Giuseppe Romano, commissario Zes Campania, "le Zes sono partite. Oggi sono una reale opportunità per attrarre investimenti.
Nel Mezzogiorno sono otto le Zes e in Campania siamo i primi ad aver nominato il commissario straordinario ed avviato una serie di procedure volte a favorire gli strumenti di semplificazione e di incentivazione degli investimenti.
Il nostro impegno sarà massimo al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati".
Per Edoardo Ronchi, presidente Fondazione Sviluppo Sostenibile", gli alti costi dell’energia di origine fossile  che sta colpendo pesantemente famiglie e imprese e la necessità di rafforzare l’autonomia energetica, strategica per il Paese e indispensabile per tagliare le importazioni di petrolio e di gas dalla Russia, richiedono un più forte impegno per una rapida e consistente crescita delle fonti rinnovabili di energia, in particolare solare ed eolica: fonti pulite, necessarie per affrontare la crisi climatica e ormai disponibili a costi  molto minori del gas.
Servono impegno delle amministrazioni locali e supporto tecnico per facilitare la diffusione di impianti per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili per abbattere i costi dell'energia per le imprese locali, in particolare medie e piccole".
Le conclusioni sono state affidate a Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania il quale ha dichiarato: "Siamo nel pieno di un conflitto che sta completamente e destabilizzando l'economia.
Oggi abbiamo una inflazione che viaggia sul 6-7% e un Pil al ribasso che fa rivedere tutte le stime definite finora. Dobbiamo cercare condizioni di equilibrio che evitino un conflitto mondiale e che consentano al nostro Paese di non essere tra i più penalizzati considerato che ad oggi siamo importatore di grandi quantitativi di gas dalla Russia che non potranno essere controbilanciati in tempi brevi dagli accordi con altri Paesi.
Venendo al Territorio: abbiamo destinato ingenti risorse ad opere infrastrutturali nel Sannio che vedono il completamento di importanti assi viarie e l'ammodernamento di linee ferroviarie strategiche.
Abbiamo predisposto il finanziamento di un importo considerevole per la diga di Campolattaro che rappresenterà il più grande bacino di acqua del territorio.
Ci assumiamo l'impegno di completare le opere Mellusi e del Rione Libertà e attiveremo i collegamenti tra area industriale e principali punti di snodo.
Sanità, Trasporti e Servizi le nostre priorità nel rispetto di tutti i territori campani".
I lavori sono stati moderati da Federico Monga, direttore de "Il Mattino".
L’Assemblea Pubblica è stata preceduta da quella privata nel corso della quale è stato completato il rinnovo delle cariche associative che affiancheranno la presidenza Vigorito, con la elezione dei Revisori: Maurizio Boffa, Luigi Ferrara, Stefano Renza; dei Probiviri: Gerardo Canfora, Mario Collarile, Ferdinando Creta, Maria Gabriella Fedele, Carmine Meoli e Fausta Rosa.
Dei componenti eletti del Consiglio Generale: Luigi Caramiello, Felice Corrado, Gianclaudio Verrillo.
E' stato presentato il bilancio dell'associazione che mostra risultati economici molto soddisfacenti ed è stato dato il benvenuto, attraverso la cerimonia del Welcome Day a 78 aziende nuove iscritte.

 

comunicato n.149464




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