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Benevento, 07-05-2022 16:16 ____
A piazza Piano di Corte l'impianto dei muri che emergono dagli scavi puo' essere ascritto all'epoca medievale e non romana
Il materiale di riporto potrebbe invece appartenere al dissolto impero cui si trovarono di fronte i longobardi nel VI secolo. Monta la protesta dei residenti della zona che si sentono spinti ad abbandonare quei luoghi. La prospettiva a lavori ultimati non e' rosea
Nostro servizio
  

I lavori di scavo a piazza Piano di Corte proseguono ed oramai l'intero lato destro della piazza ha subito affondi che in alcuni tratti superano anche i due-tre metri di profondità.
Riteniamo si possa dire, è un nostro azzardo, che non vi sia molto di particolarmente pregevole, considerando che siamo a Benevento, ovviamente, e che la cosa più pregevole per un altro territorio qui da noi è considerata poco più che un oggetto molto antico da osservare con rispetto, da annoverare.
L'impianto dei muri che emergono può essere ascritto all'epoca medievale e non romana (nelle foto le varie prospettive dei reperti).
Abbiamo scritto, in precedenti nostri articoli, anche di non dimenticare della probabile presenza, ma non si sa dove, del Tempio di Iside, ma non ci sembra affatto questo il luogo del suo insediamento, almeno da ciò che emerge.
Ovviamente è tutto da studiare ma potrebbe essere attribuibile, ad un primo nostro azzardo anche questo già pubblicato in altre note, ad un impianto di epoca medievale realizzato con lo sfruttamento di materiale di riporto, pietre scolpite e lavorate, di epoca romana la cui fine fu proprio segnata dall'avvento dei cosiddetti barbari (VI secolo), i nostri longobardi che si trovarono di fronte città, come Benevento, appartenenti ad un impero che non c'era più.
La pioggia di questi giorni ha fermato i lavori e questo sta preoccupando non poco i residenti della zona che si sono visti privare, all'improvviso, senza nessuna comunicazione preventiva, di un loro preziosissimo spazio dove parcheggiare le proprie auto, grosso modo nei pressi di casa.
Tutte le soluzioni offerte dall'Amministrazione comunale, come l'uso, a pagamento ovviamente, del parcheggio di via del Pomerio, lasciano il tempo che trovano.
Sono impraticabili anche per la notevolissima distanza dalla piazza.
Vorremmo vedere, ci hanno detto gli abitanti della zona, le mogli degli amministratori comunali, portarsi la spesa a piedi, magari con la pioggia, da piazza Risorgimento alla zona della ex Caserma dei Vigili del Fuoco di viale Mellusi, tutti i giorni... (questa è più o meno la distanza da piazza Piano di Corte ed il Megaparcheggio).
Insomma l'equilibrio è precario e questo dovrebbe anche far riflettere sul dopo lavori.
Il progetto prevede, infatti, un ridimensionamento drastico dei posti macchina per far spazio ad ampi marciapiedi a servizio, evidentemente, dei locali della zona.
Attenzione, si sta sulla strada sbagliata ovvero, se l'intento è quello di espellere gli ultimi residenti dal Centro storico, la strada è quella giusta.

 

 

comunicato n.149436




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