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Benevento, 04-05-2022 15:25 ____
Le forti affermazioni di Roberto Costanzo sulla vicenda relativa all'uso dell'acqua della Diga dovrebbe scuotere i Palazzi dalle fondamenta
Al di la' delle varie posizioni, che mai come in questa circostanza appaiono piu' che sbiadite e scolorite anche per il ridotto tasso di credibilita' della politica, ritengo che chiunque abbia a cuore il teritorio debba intervenire con decisione, afferma Antonio Verga che impegna anche i colleghi geologi
Nostro servizio
  

Egregio direttore, scrive Antonio Verga (foto), stavolta nella qualità di componente della Commissione Geotecnica e Sismica Ordine dei Geologi, vorrei chiedere ospitalità alla sua testata per svolgere alcune considerazioni in merito al lucido e vigoroso intervento di Roberto Costanzo, sul corretto utilizzo delle risorse idriche e naturali della diga sul fiume Tammaro, nota come diga di Campolattaro.
Ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità anche perché ritengo necessario che chiunque abbia a cuore e nel cuore, le sorti dei propri territori, al di là delle varie posizioni, che mai come in questa circostanza appaiono più che sbiadite e scolorite, per il ridotto tasso di credibilità della politica, debba intervenire.
Ciascuno è tenuto a dare il proprio contributo, nessuno escluso, nel mentre la provincia sannita e l'intero Mezzogiorno vengono quotidianamente scippati di propri diritti faticosamente acquisiti.
Ma torniamo alle considerazioni specifiche delle problematiche sul tappeto.
E' innegabile che le affermazioni di Costanzo oltre a scuotere le coscienze ed a mettere sul tavolo i più sostanziali aspetti politici per l'utilizzo delle acque dell’invaso e delle opere a farsi, in via di completamento dopo oltre quarant’anni dall’avvio dei lavori, hanno sicuramente centrato l'obiettivo.
I moniti lanciati ai molteplici soggetti interessati a partire dal Governo in carica, passando per la Regione Campania e continuando con la Provincia di Benevento, con i vari Consorzi di Bonifica per finire ai sindaci dei Comuni interessati, pongono allo scoperto una frammentazione delle competenze, o ancor peggio la mancanza di indirizzi condivisi, che mettono seriamente a rischio il futuro economico delle generazioni future.
Mai come oggi bisogna fare chiarezza e sciogliere i nodi dei costi e dei benefici, dei rischi e dei vantaggi che vanno equamente ripartiti sulle comunità beneficiarie.
Una delle strade possibili, per dipanare il groviglio di interessi, potrebbe essere l'organizzazione di una "Conferenza programmatica per l'utilizzo delle risorse della diga sul fiume Tammaro" con la partecipazione di tutti gli Enti e i soggetti interessati unitamente alle varie categorie professionali, per giungere alla sottoscrizione di un accordo di programma ove chiarire modalità e tempi in modo trasparente, coerente ed inequivocabile, su come utilizzare le risorse.
Quale garante dell'accordo, a presiedere la Conferenza, dovrebbe essere chiamato proprio Roberto Costanzo, riconosciuto esperto in materia.
Per quanto riguarda il ruolo dei geologi, a buona ragione indicati come le vere sentinelle del territorio, assicuro l'impegno a coinvolgere il presidente regionale dell'Ordine, Egidio Grasso e il presidente del Consiglio Nazionale, Arcangelo Francesco Violo, attraverso il rappresentante regionale della Campania, Lorenzo Benedetto, affinché anche la categoria professionale dei geologi possa contribuire, per le specifiche competenze, al miglior utilizzo e sfruttamento delle risorse naturali e ambientali presenti sul territorio sannita.

comunicato n.149343




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