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Benevento, 04-05-2022 13:09 ____
Il vertice della Confederazione Italiana Agricoltori incalza il presidente della Regione De Luca: Risolva subito la vicenda della Camera di Commercio
Da due anni abbiamo subito questo commissariamento per via di questioni di natura giudiziaria. Questo silenzio danneggia fortemente il territorio. Preoccupazioni simili anche per cio' che si sta facendo per la gestione dell'acqua della Diga di Campolattaro
Nostro servizio
  

La vicenda della Camera di Commercio, quella di Benevento e di Avellino, "congelate" da anni con i commissariamenti degli organi democratici delle strutture, è stata oggetto di una Conferenza Stampa della Confederazione Italiana Agricoltori che ha accolto i giornalisti con il presidente provinciale, Carmine Fusco ed il direttore regionale Mario Grasso.
Nello stesso momento analoga manifestazione si teneva ad Avellino.
Non è possibile, ha detto il presidente Fusco, che si tengano praticamente inattive due strutture così importanti per la vita economica di un territorio, strutture che devono prendere invece contezza delle problematiche delle aree interne dove si continua a registrare un consistente spopolamento.
il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, non può continuare a non considerare l'allarme che viene lanciato.
Noi soluzioni da proporre non ne abbiamo, ha proseguito Fusco, ma abbiamo solo la necessità che l'Ente riprenda il suo cammino ed insistiamo affinché al riguardo si intervenga subito.
Da due anni abbiamo subito questo commissariamento per via di questioni di natura giudiziaria.
Dopo anni di pandemia e di aumenti dei prezzi delle materie prime arrivati alle stelle, le aziende hanno bisogno di una programmazione che solo la Camera di Commercio può fare in maniera comunitaria e di settore.
Bisogna assumere posizioni serie ed intransigenti su tanti temi e tra questi certamente c'è anche l'enoturismo.
La programmazione, ha ancora detto Fusco, deve passare per la Camera di Commercio. Abbiamo tante eccellenze nel nostro territorio ma che hanno scarsa visibilità e poca attrattività sui mercati esteri.
De Luca ha l'obbligo di prendere in mano questa vicenda ed ha due strade da seguire: O agisce in base ai numeri ed ai vecchi dati di rappresentanza delle varie organizzazioni che esprimono i componenti dell'Assemblea generale camerale ed attende poi che la giustizia faccia il suo corso, o azzera tutto e chiama al voto nuovamente tutti gli aventi diritto e si ricominci daccapo.
Grasso ha anch'egli insistito sulla necessità che ci sia una nuva agibilità, non possiamo farne a meno.
Peraltro la programmazione europpea del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, impone ai territori un approccio non più nel particolare di un'opera pubblica ma generale e di territorio.
Nelle Camere di Commercio tutti gli attori delle filiera erano e sono presenti con i loro rappresentanti e la programmazione che si andava a fare era comprensiva delle necessità di tutti. Oggi questo luogo di confronto non lo abbiamo più e perdiamo l'occasione anche di creare reddito e questo non ce lo possiamo permettere.
Sin qui il presidente ed il direttore.
Nello spazio riservato alle domande dei giornalisti ci siamo inseriti chiedendo perché, pur essendo questa vicenda della Camera di Commercio vecchia oramai di almeno un paio di anni, interveniamo per chiedere interventi risolutivi con sempre tanto notevole ritardo.
La stessa cosa stiamo facendo con l'utilizzo delle acque della Diga di Campolattaro.
Ci sono tanti che denunciano le storture di questa progettualità; in tanti sono convinti ed affermano che saremo buggerati da una Regione che sa bene cosa sta facendo e cioè che sta organizzandosi per non restituire al Sannilo, per il tramite della occorrente fornitura di acqua per uso potabile ed irriguo, i disagi che sta sopportando, e nessuno dice niente salvo poi, a cose fatte, a piangerci addosso: Perché?
I due vertici della Cia ci hanno dato perfettamente ragione e per questo ci hanno detto che sono stati avviati i contatti per prendere appuntamento con il presidente della Regione, De Luca e con il vertice del Consorzio Sannio-Alifano, proprio per discutere di tutto ciò.
Il nostro obiettivo minimo è che almeno, a livello irriguo, i terreni di Ponte, Guardia Sanframondi, San Lorenzo Maggiore e Castelvenere su cui insittono, le tubazioni sotterranee, abbiano a poter usufruire di queste acque, ci ha detto Fusco.
Anche su questo l'attore principale avrebbe potuto essere la Camera di Commercio ma non lo è.

comunicato n.149336




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