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Benevento, 28-04-2022 20:30 ____
Una inchiesta sulla vita e soprattutto sulle opere di Amedeo Modigliani, un personaggio tra i piu' pagati, piu' amati e piu' falsificato di sempre
Questo artista non e' mai stato ne' un ubriaco e ne' un puttaniere ma un uomo dalla sensibilita' molto profonda e' stato detto nel corso della presentazione del libro di Dania Mondini e Claudio Loiodice che ha aperto la Rassegna di cultura & musica, "Sopra le righe"
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La rassegna di cultura & musica, denominata "Sopra le righe" con la direzione artistica di Antonio Parciasepe, promossa dall'Associazione "Sabba de Nuce" in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica "Nicola Sala", ha avuto inizio nel pomeriggio al Teatro "San Vittorino" ed è cominciata con un collegamento internazionale, da Los Angeles, con il regista del film "I colori dell'anima", Mick Davis con il quale ha colloquiato in inglese il soprano ucraino Tetyana Shyshnyak.
Tutto rientra nel più ampio racconto delle vicende del grande artista Amedeo Modigliani narrate nel libro "L'Affare Modigliani" di Dania Mondini e Claudio Loiodice.
Il regista, tra le altre cose, ha affermato che l'Italia è un Paese molto vicino al suo cuore e che confida, per Natale, di visitarlo.
Tetyana Shyshnyak ha anche voluto sottolineare come l'arte sia un ponte che non crolla mai. E' la voce della pace, quella che deve provenire dagli artisti e dalle mamme che hanno perso i propri figli.
A questo punto è cominciata la presentazione del libro di Mondini e Loiodice moderata da Maria Silvia Assante, una giovane ma ben preparata assistente al Dipartimento di Lettere dell'Università "Federico II" di Napoli, che ha parlato dell'artista scomparso nel 1920 a circa 36 anni di età, come di un personaggio tra i più pagati e più amati di sempre.
Gli autori di questo libro sono due personalità differenti che hanno prodotto quest'opera letteraria a quattro mani dando alle stampe un testo che non saprei inserire in un genere letterario specifico, ha ancora detto Assante. Non è un romanzo immaginario ma una bellissinma inchiesta rappresentata in otto scene del crimine.
Si parla degli 11 miliardi di euro di valore stimato delle opere di Modigliani falsificate. In pratica un'opera su quattro di questo artista è falsa.
Prima di passare agli interventi degli autori, ha preso la parola l'assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini, la quale ha subito voluto sottolineare come fosse bello entrare nel tema centrale di questa serata con la presentazione del libro su Modigliani.
L'assessore si è detta onorata e lieta della conoscenza da vicino di questi due autori.
Da giurista sono concentrata anche sui beni culturali e sul loro valore e ritengo sia importante aprire una discussione del genere.
Infatti, si è detto talvolta che con la cultura non si mangia, ma qui si parla di un autore e della compagna della sua vita e della morte, in nome del quale sono stati compiuti tanti delitti mercificando le aste e producendo crimini contro l'umanità.
Condivido, ha concluso Tartaglia Polcini, che questo librio è un racconto di vari intrecci.
Il previsto intervento del presidente della Commissione Cultura, Mara Franzese, non c'è stato in quanto il consigliere comunale ha dovuto allontanarsi.
Ha preso quindi la parola Dania Mondini, giornalista, che ha voluto ringraziare l'assessore Tartaglia Polcini che ha colto in pieno tutti gli aspetti del suo libro.
Siamo stati con Loiodice, ha proseguito Mondini, nel luogo dove è vissuto e morto Modigliani e devo dire che è stato estremamente emozionante in quanto lì ancora si riesce a percepire la sua presenza.
La storia di quest'uomo sin qui raccontata, è passata alterata.
La verità è che su di lui sono solo stati fatti affari. Noi abbiamo pensato di ridargli una dignità con questo nostro libro, un libro che è un atto di denuncia.
Claudio Loiodice ha sottolineato come per descrivere le vicende raccontate nel libro, sono stati letti circa 400 articoli di giornale dell'epoca e non è stato facile per chi come noi due ha l'allergia alla polvere.
Un passaggio è stato fatto dagli autori anche sul ritrovamento di quei reperti nel Fosso Reale a Livorno nel 1984 che furono inizialmente attribuiti a Modigliani ma poi si scoprì che anch'essi erano dei falsi, una burla di ragazzi, si disse, ma forse non è stata una burla.
Siamo partiti dalla mostra di opere di Modigliani, o presunte tali, del 2017 e già nell'aria c'era questa voce che ci fossero dei falsi.
Hanno aspettato l'ultimo giorno dell'esposizione a Palermo per chiuderla.
In realtà siamo stati in presenza solo di un mercimonio con l'aggravante che queste opere false di Mogliani, girando con le mostre, alla fine acquisiscono la patente della originalità.
A Genova furono sequestrate 20 opere false del valore di 50milioni ciascuna.
Modigliani, ha concluso Loiodice, non è mai stato né un ubriaco e né un puttaniere ma un uomo dalla sensibilità molto profonda.
Abbiamo prodotto denunce in varie Procure della Repunblica, hanno detto gli autori, a cui abbiamo consegnato tutto il materiale in nostro possesso e fatto nomi e cognomi così come risultano nel libro, ma non ci sono stati, ad oggi, passi avanti da un punto di vista giudiziario se non cinque querele promosse nei nostri confronti.
A questo punto la domanda dal pubblico l'ha fatta Paola Caruso, docente del Liceo Classico, la quale ha chiesto ai due autori come fossero entrati in questa intrigante vicenda.
Diciamo anche, ha detto Mondini, che siamo state due persone che occupandosi di altro, hanno avuto un grande colpo di fortuna. Qui, in questa situazione di indagine, ci siamo avventurati solo noi.
A concludere il presidente Verga che ha parlato di questo inizio della Rassegna con la presentazione di un testo che parla di arte e che ci fa riflettere e comprendere le difficoltà che si incontrano in tema di giustizia.
L'auspicio è quello di avere sia giustizia che pace.
Il direttore Giosuè Grassia ha detto che a questo punto è giusto che le parole passino alla musica.
E' così è stata data voce alla Jazz Ensemble "Nicola Sala", formata da un quintetto di studenti: Angelo Cioffi, tromba; Enrico Asquitti, pianoforte; Salvatore Cupito, batteria; Andrea Marcocci, chitarra e Saverio Russo, basso.
A margine della manifestazione abbiamo chiesto alla collega Mondini come mai ci fosse un così marcato "accanimento" sulla contraffazione di opere di Modigliani. Tantissimi artisti sono stati copiati ma non in queste proporzioni e quantità.
Ci ha risposto che la vita breve dell'artista, poco meno di 36 anni, non ha consentito che delle sue opere si producesse un catalogo e soprattutto che della sua firma ci fosse un'autenticazione. Questi elementi, importantissimi nella vita di un pittore e scultore, hanno rappresentato per i falsari, la possibilità di avere davanti a sé una vera e propria prateria dove praticare le proprie scorrerie.
Il prossimo appuntamento con la Rassegna è per giovedì 12 maggio, sempre al Teatro San Vittorino, alle 18.00, con "Donne al futuro" i cui lavori saranno moderati da Maria Cristina Donnarumma, amica della domenica del "Premio Strega".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.149202




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