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Benevento, 10-01-2022 17:32 ____
Una grossa responsabilita' nella vicenda Conca e' certamente dell'Amministrazione di Fausto Pepe ma sindaco fu eletto grazie a Mastella
Oggi l'attuale primo cittadino finge di dimenticare questa circostanza che non e' secondaria quanto all'ascrizione delle responsabilita' nella gestione della cosa pubblica, afferma Rosetta De Stasio
Redazione
  

In merito alla vicenda "Conca" interviene Rosetta De Stasio (foto), consigliere comunale di "Prima Benevento".
"La Prima Sezione Civile della Cassazione - scrive - si è pronunziata, sul ricorso proposto dal Comune di Benevento contro la società consortile Conca.
In virtù di tale provvedimento, la Suprema Corte ha rigettato il ricorso del Comune di Benevento confermando la Sentenza della Corte d'Appello di Napoli e, di fatto, il lodo arbitrale, richiesto dalla Conca che aveva accolto parzialmente la domanda della società, condannando il Comune di Benevento alla corresponsione, in suo favore, della somma di 2.799.567,62 euro a titolo di risarcimento danni.
La questione nasce molti anni fa, allorquando venne approvato dal Comune di Benevento il Programma di Recupero Urbano (Pru), Amministrazioni Viespoli e D'Alessandro, ed aggiudicato l'intervento consistente nella costruzione di un immobile con appartamenti e locali e conseguenti opere di urbanizzazione in via Galanti di Benevento a favore della detta società consortile Conca.
A fronte di tale intervento da ultimarsi entro un certo termine, il Comune avrebbe riconosciuto il diritto di superficie alla società. I lavori non potevano cominciare in relazione ad una parte dei lotti inizialmente per l’opposizione all’esproprio di alcuni cittadini, e poi a causa della mancata approvazione, da parte del Comune di Benevento, della variante urbanistica.
Con provvedimento del 2 settembre 2008 (Amministrazione Pepe) il Comune dichiarò la decadenza della società dal diritto di superficie a causa della mancata ultimazione dei lavori nei termini previsti.
La Società Cnca inoltrò, quindi il giudizio arbitrale definito con il lodo innanzi riportato e di fatto confermato in esito alla pronunzia della Cassazione.
Questi i fatti che la cittadinanza ha il diritto di conoscere.
E' del tutto evidente, al di là delle plateali esternazioni in proposito del sindaco Mastella e del gruppo consiliare a suo sostegno "Noi Campani", tese ad accusare chi lo ha preceduto nell'amministrazione della città, che le responsabilità di quanto verificatosi sono piuttosto diffuse.
Senza dubbio, l'Amministrazione Pepe ha commesso un errore grave nel momento in cui ha dichiarato la decadenza della società Conca dal diritto di superficie, a causa del "ritardo nell'ultimazione dei lavori", quando invece sapeva perfettamente che ciò non era dipeso dalla società, ma in massima parte dal Comune che non aveva terminato la procedura di approvazione del progetto di variante!
Né, in verità, l'Amministrazione Pepe ha tenuto conto del fatto, non secondario, che gli appartamenti costruiti erano già stati promessi in vendita ed assegnati a cittadini che avevano corrisposto alla società svariati acconti in base agli stati di avanzamento!
In effetti circa la metà della somma che il Comune di Benevento deve oggi corrispondere a titolo risarcitorio alla società Conca dovrà essere corrisposta a tali cittadini assegnatari, che avevano chiesto alla società la restituzione di quanto versato in acconto ed avevano successivamente inoltrato il pignoramento presso terzi delle somme a loro dovute nei confronti del Comune di Benevento, terzo pignorato in quanto debitore della società Conca.
Senza dubbio, esiste una grossa responsabilità dell'Amministrazione Pepe: è però opportuno ricordare che Fausto Pepe venne eletto sindaco per volontà e con l'appoggio espresso di Mastella, attuale sindaco di Benevento!
Oggi egli finge di dimenticare questa circostanza che, in verità, non è secondaria quanto all'ascrizione delle responsabilità nella gestione della cosa pubblica.
Ma vi è di più: dal 2016 l'Amministrazione Mastella, pur essendo pienamente consapevole della questione, non ha posto in essere alcun intervento per recuperare ed utilizzare gli immobili di via Galanti.
Avendo, infatti, revocato il diritto di superficie a favore della società Conca, la proprietà degli immobili è in capo al Comune di Benevento.
La questione sottoposta al giudizio della Corte di Cassazione non ha afferito a questo, ma solo alla legittimità del risarcimento danni chiesto dalla detta società al Comune, per cui non vi era alcun ostacolo all'utilizzazione degli immobili, che avrebbe anche potuto consentire all'Ente di recuperare somme.
Perché l'Amministrazione ha lasciato che gli immobili di via Galanti versassero nello stato più totale di abbandono?
Perché non ha inteso utilizzare un'opera che è pubblica? Perché non ha cercato di recuperare, tramite tale utilizzazione, somme preziose per l'Ente?
E' troppo facile affermare che le responsabilità sono di altri e "conferire incarico al settore legale" perché individui le azioni da porre in essere!
E' troppo facile fingere di condividere il disagio economico di cittadini che avevano investito una parte della loro vita e dei loro soldi nel sogno “di una casa”!
L'attuale sindaco non è esente da responsabilità e il degrado d'immobili nuovi derivante dal loro mancato utilizzo, la totale carenza di una progettazione in proposito, il lasciar trascorrere ben cinque anni senza adottare alcun provvedimento, non è cosa da poco!
D'altro canto, la Giunta che lo ha preceduto ha adottato i suoi stessi metodi e quanto accaduto ne è una evidente conferma!
La cittadinanza deve essere informata!
Un'opposizione degna di tal nome deve farlo in modo corretto e leale!"

comunicato n.146433




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