Benevento, 26-04-2010 22:11 |
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La triste storia di Vincenzo, "adottato" da un gruppo di studenti universitari. Non è andato nel dormitorio per non abbandonare il suo cane
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di Dalila Beatrice |
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Una casa di due piani parzialmente crollata, un telo impermeabile sotto al soffitto appena sufficiente per proteggere dalla pioggia, il pavimento che scricchiola ad ogni passo, una stufetta elettrica come unica fonte di riscaldamento, il piano terra talmente disastrato (invaso com'è da detriti e calcinacci) che per accedere al piano di sopra bisogna arrampicarsi su per un muretto adiacente.
Sembrerebbe la scenografia di un film drammatico e invece... è la descrizione di un appartamento sito in via Ruscelli, nel cuore del centro storico di Benevento, in cui vive Vincenzo, un uomo di 48 anni e con una storia terribile. Vincenzo è solo, vive in questa casa diroccata perché non ha altro posto dove andare, è disoccupato e percepisce una pensione minima mensile di circa 250 euro.
Tempo fa i servizi sociali di Benevento offrirono a Vincenzo un posto letto per la notte presso un dormitorio, ma in quel dormitorio i cani non sono ammessi e Vincenzo non se la sentì di abbandonare il suo "migliore amico", un cane straordinario a cui deve la vita per averlo salvato dal crollo del soffitto della sua casa (durante la notte, poco prima del crollo, il cane aveva avuto un presentimento ed aveva svegliato immediatamente il suo padrone, che così ha avuto il tempo di mettersi al riparo).
Peraltro, la permanenza in dormitorio è limitata solo alle ore notturne, il resto della giornata Vincenzo deve comunque trascorrerlo in casa sua, dove oggi la situazione è talmente drammatica e precaria che una scossetta di terremoto o una pioggia torrenziale potrebbero dare il colpo di grazia ad una struttura già di per sé instabile.
Il caso di Vincenzo fu già sottoposto tempo fa alle autorità competenti, ma, come spesso accade, una serie di intoppi e di lungaggini burocratiche hanno purtroppo fatto scivolare il caso nel dimenticatoio.
Ci ha pensato un gruppo di ragazzi e studenti universitari a riportare la drammatica storia di Vincenzo all’attenzione di chi di dovere.
In merito alla vicenda, abbiamo parlato con Carlo Galliano, uno dei ragazzi che si sta prodigando affinché si risolva definitivamente questa triste situazione.
"Abbiamo incontrato Vincenzo un giorno per caso e, dopo aver ascoltato la sua storia, l'abbiamo subito presa a cuore. Siamo andati personalmente a casa sua e dopo aver visto le condizioni in cui versa, abbiamo preso in mano la situazione. Mercoledì 28 aprile abbiamo un appuntamento con il responsabile del Settore Servizi Sociali di Benevento Luigi Scarinzi e confidiamo nel fatto che la situazione di quest'uomo venga risolta una volta per tutte".
Carlo Galliano ci ha, inoltre, spiegato di aver allargato il "raggio d’azione" tramite la popolare piattaforma di facebook, di cui si è servito per sensibilizzare amici e conoscenti che si stanno mobilitando in massa per aiutare Vincenzo.
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