Le piante degli esseri viventi e, come tali, hanno una vita giovanile, una maturita' e una fase di senescenza
Come tutti gli esseri viventi avrebbero bisogno di cure. Come facciamo per la persona o per gli animali da compagnia, commenta Walter Nardone, presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali a proposito dell'evento di ieri
Redazione
All'indomani della bomba d’acqua e le raffiche di vento eccezionali che hanno investito la città di Benevento, interviene l'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Benevento, tramite il suo presidente Walter Nardone.
"Scriviamo - si legge - visto l’immediato proliferarsi di giudizi sommari espressi dagli abbattitori e dai protettori degli alberi e prima che tale discussione possa influenzare le decisioni dei gestori pubblici e privati delle piante.
Temiamo che vengano prese decisioni affrettate da parte dei proprietari degli alberi!
In questo momento, sono sotto gli occhi di tutti i notevoli danni materiali causati dalla tempesta di acqua e vento caduta e, quindi, come avviene sempre in questi casi, la rabbia ci fa esprimere giudizi determinati dalla passione e non di natura tecnica!
Come più volte espresso in questi anni quando si è parlato, in particolare, del viale degli Atlantici e della situazione dei pini, occorre considerare le piante degli esseri viventi e, come tali, hanno una vita giovanile, una maturità e una fase di senescenza.
Come tutti gli esseri viventi avrebbero bisogno di cure.
Come facciamo per la persona o per gli animali da compagnia, dovrebbero essere sottoposti a controlli periodici, mani sapienti dovrebbero gestire le chiome.
Invece cosa si fa? Si costruiscono marciapiedi fino al colletto delle piante, nello scavare per migliorare le varie reti infrastrutturali si distrugge parte dell'apparato radicale, le potature vengono eseguite da personale che non ha nessuna conoscenza specifica!
Poi succede l'evento eccezionale e subito a dire abbattiamo!
Cosa fareste voi se per un nostro caro che combatte contro una malattia dovesse arrivare un medico e ci dovesse suggerire in maniera superficiale d'interrompere le cure e lasciarla finire?
O se il veterinario di fronte ad una malattia del nostro cane o del nostro gatto ci dicesse allegramente di lasciare perdere e farlo morire?
Le piante sono esseri viventi i cui benefici per la collettività sono innumerevoli e non possiamo trattarle come degli oggetti!”
Allora godiamo la presenza degli alberi (grandi amici dell'uomo, non demoni!) e iniziamo a trattarli affidandoli alle cure di professionisti esperti e personale qualificato e solo così si potrà tentare di ridurre al minimo i rischi di schianti improvvisi!
L'alternativa?... il deserto!"
comunicato n.143717
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