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Benevento, 02-04-2010 16:34 ____
Lucio LONARDO fa la storia dell'Asia partendo dal marzo del 2007 con una raccolta differenziata ai minimi storici
Avevamo subìto l'abbattimento del capitale sociale per ben 3 milioni di euro anche per pagare avvocati ed impianti
Redazione
  

Sulla vicenda, molto dibattuta in queste ore, relativa all'aumento della Tassa comunale sui rifiuti a Benevento è intervenuto anche Lucio LONARDO (foto) il quale, in una lunga nota, ripercorre le varie tappe che hanno interessato l'azienda Asia, di cui lui è presidente, dal marzo 2007 spiegando anche tutti i risultati raggiunti fino ad oggi. 

Questione Tarsu 2009: non possiamo non partire dal marzo 2007, uno scenario apocalittico che vedeva la città ai minimi storici campani nella percentuale di raccolta differenziata, per giunta assordata dal rumore dei bob-cat impegnati nella raccolta stradale dei rifiuti con l'Asia assediata da creditori e sull'orlo del fallimento pronta, ad essere messa sul mercato a pochi euro alla mercè di speculatori già allertati.
Per carità di patria devo riferire che a fronte del costo del servizio raccolta e spazzamento quantificato in oltre 7 milioni di euro dall'Amministrazione De Longis, ne furono concessi solo poco più di 5 milioni dall'allora city manager Nicola Boccalone con un effetto domino che paghiamo ancora oggi.
L'Amministrazione Pepe, coraggiosamente e con grande senso civico, per evitare anche infiltrazioni malavitose, leit motiv regionale in questo settore, decise di avviare il risanamento economico dell'Azienda e quello ambientale della città, con una svolta epocale che in un solo biennio ha portato Benevento ad essere il fiore all'occhiello della Regione nella gestione rifiuti e al completo risanamento economico dell'Asia che è, oggi, la sola Azienda pubblica del settore certificata con l'Iso 90001.
Ricordo solo a me stesso che nel 2007 avevamo subito l'abbattimento del capitale sociale per ben 3 milioni di euro anche per far fronte a 1 milione di euro di consulenze legali, fuori porta, (moria di avvocati beneventani per cui consulenze non solo fuori provincia ma anche fuori regione!), e per pagare impianti, 800.000 euro sull'unghia, in quanto i fondi regionali all'uopo destinati erano stati "distratti" altrove (attendiamo sull'argomento la conclusione delle indagini della Corte dei Conti).
Nel frattempo l'Azienda è cresciuta, si è dotata, con investimento fruttuoso, di uomini, mezzi e licenze con l'acquisizione di un ramo d'Azienda, inoltre ha acquistato ulteriori mezzi anche ad aste fallimentari per affiancare quelli ottenuti dal Comune grazie all'acquisizione di idonei finanziamenti regionali.
La stessa Amministrazione Pepe ha dovuto ottemperare anche al cospicuo esborso di danaro pubblico per mancato conferimento della tassa dei rifiuti provinciali a causa di una "distrazione" pregressa delle Giunte Viespoli e D'Alessandro.
In soldoni quei stessi soloni che ora gridano allo scandalo sono gli stessi fautori di quel disastro tecnico-amministrativo-ambientale ereditato: le loro urla avvengono quindi nel silenzio delle loro coscienze!
Non voglio tacere, per la stessa carità di patria, sugli acquisti scellerati di mezzi inidonei alla raccolta differenziata e su cassonetti incompatibili con i nostri compattatori anche se la palma d'oro spetta allo scarrabile soggetto per 2 anni a sequestro perché non dotato di licenza: avete letto bene questa Azienda non era autorizzata al trasporto dei rifiuti e non era iscritta all'Albo gestori ma, in compenso, era dotata di una nuova sede, il cui capannone era più basso dei compattatori che doveva ricoverare, inidonea e inadatta alla funzione per cui era stata acquistata, e lascio a Solone Boccalone il compito di spiegare come si era giunti alla delibera e soprattutto di chi ne fosse la proprietà. Detto questo, nell'analisi di questa Tarsu, non va taciuta la finanziaria del 2007 che impone ai cittadini il compito di pagare per intero il costo dell'intero ciclo integrato dei rifiuti, maggiorato ai Comuni che non avevamo raggiunto la percentuale di raccolta differenziata prevista per legge.
Per questo dobbiamo oggi ringraziare quel 75% di cittadini che rifiutano ancora di differenziare correttamente i rifiuti pur avendone la possibilità, e si è dovuti passare al porta a porta e, pur con lo stesso corrispettivo dellìanno precedente, l'Asia, a differenza di altre realtà, fornisce presidi, buste e cestelli, in maniera del tutto gratuita senza gravare sulla Tarsu per un valore di circa 1 milione di euro annuo, i sversatori incontrollati dagli altri comuni che continuano ad usufruire dei nostri cassonetti favoriti dalla mancanza di controllo ambientale territoriale) i vandali che incendiando i cassonetti hanno procurato danni per oltre mezzo milione di euro) i nostri consiglieri regionali uscenti, alcuni anche premiati dalla riconferma, che al governo o all'opposizione hanno costantemente disertato gli incontri indetti dall'Asia per il conferimento di finanziamenti idonei alla realizzazione di impianti per l'umido.
In campagna elettorale, chi più chi meno, ha rivolto il proprio pensiero al problema rifiuti omettendo di dire che Bertolaso ha messo l'immondizia sotto il tappeto creando vulnus insanabili al nostro ecosistema grazie all'apertura di discariche e termovalorizzatori e, scomparendo sul più bello alla Houdinì, lasciando sul territorio i carrozzoni delle società provinciali e tanta disoccupazione.
Oggi la miopia di questi personaggi fa sì che il nostro umido vada in Sicilia con costi raddoppiati rispetto al conferimento allo Stir di Casalduni o alla discarica di S. Arcangelo.
E chiedete al povero Castiello quanto è costretto a spendere in un solo anno  per la rimozione dell'amianto e per la bonifica di discariche improvvisate sul nostro territorio per rifiuti pericolosi!
Concludo dicendo che tutti i comuni campani hanno dovuto sottomettrsi all’aumento dei corrispettivi anche notevolmente superiori ai nostri, vedi Napoli, senza ottenere nulla di meglio in cambio: peraltro  pur in questa incertezza l'Amministrazione Pepe ha ritenuto, a tutela del cittadino, di programmare già per il 2010 una riduzione della Tarsu del 15% in attesa della Tia: un'ulteriore scommessa che ci apprestiamo a vincere anche se i Soloni di oggi dovessero divenire le Cassandre di domani, tenuto conto che, se saremo virtuosi, il raggiungimento, con il porta a porta, della percentuale della raccolta differenziata al 35%, vedrà per il prosieguo ridursi la Tarsu ben oltre i minimi storici.  

comunicato n.13653




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