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Benevento, 25-08-2019 11:36 ____
La problematica dei rifiuti nel Sannio presenta altri epiloghi, ampiamente predetti, afferma il consigliere provinciale del Pd, Giuseppe Ruggiero
Tutto quello che succede e' da attruibuire unicamente all'attuale governance di centro destra che regge gli assetti della Provincia, del Comune di Benevento e all'Ato
Redazione
  

Il consigliere provinciale del Pd, Giuseppe Ruggiero (foto), attraverso una nota, è intervenuto sulla questiome relativa alla gestione dei rifiuti nel Sannio.
"La problematica - scrive - presenta altri epiloghi, purtroppo ampiamente predetti.
Era stato annunciato il licenziamento di ben quarantuno lavoratori della Samte, la cui cassa integrazione sarebbe finita ad agosto e tutto ciò si è regolarmente verificato.
Gli appelli mediatici per una proroga della cassa integrazione, continuamente annunciati da Sandra Mastella, e tanto sbandierati sulla stampa locale, si sono dimostrati inutili anche perché il fermo dello Stir dimostra la non continuità operativa della società.
Invece, può essere solamente definita teatralità la modalità con cui si sta gestendo il ciclo dei rifiuti in provincia di Benevento, e le cui anteprime sembrano non finire mai, scendendo sempre di più nel ridicolo.
Siamo partiti dalla riunione al Comune di Benevento in cui il sindaco Mastella ha sfiduciato nei fatti l'operato del presidente Antonio Di Maria e dell'amministratore di Samte, Carmine Agostinelli, quando, convocando tutti i sindaci sanniti a Palazzo Mosti, ha dichiarato di volersi opporre al pagamento dei quasi 15 euro ad abitanti richiesti dalla Provincia di Benevento per la gestione delle discariche presenti nel Sannio.
Lo stesso episodio, si è ripetuto poi il giorno dopo alla Rocca dei Rettori durante l'assemblea dei sindaci, in cui Clemente Mastella vestito nei panni di un capopopolo alla guida di decine di sindaci, questi purtroppo ignari dell'opera teatrale in corso, proponeva l'annullamento della delibera che fissava in circa 15 euro per ogni abitante l'importo da versare alla Provincia per la gestione dei siti post mortem.
Ma perché l'opera fosse apparentemente completa, dopo l'anteprima e la prima è andata in scena anche la replica, con un tavolo tecnico formato da alcuni sindaci che in barba a quelli eletti, e che rappresentano legittimamente l'Ato Rifiuti, hanno semplicemente deciso, evidenziando anche le morosità di alcuni di loro, di delegare ad un esperto la risoluzione del problema.
Purtroppo ad oggi non si è visto alcun esperto, tanto meno la definitiva soluzione della problematica che porterà i cittadini sanniti a pagare ulteriori 300mila euro per gestire discariche colme di rifiuti e per giunta provenienti da altre province.
Ma l'opera messa in scena essendo stata scritta da veri letterati non si conclude in questo modo, perché da commedia si trasforma purtroppo in tragedia raggiungendo livelli a dir poco paradossali.
Come se tutto ciò chè è successo non dovesse bastare, il presidente della Provincia, Antonio Di Maria, ha dichiarato pubblicamente che metterà in liquidazione la Samte e il giorno dopo deve ritrattare dimenticando che l'Ato per assumere l'impiantistica oggi gestita dalla Samte ha bisogno prima dell'individuazione di un gestore attraverso una regolare procedura di affido, ma soprattutto confrontarsi con la procedure di  concordato attualmente in essere.
Lo stesso presidente della Provincia, successivamente, ha chiesto  di accedere agli atti per comprendere le procedure che hanno portato alla nomina, per giunta all'unanimità, del nuovo direttore dell'Ato, Massimo Romito, dimenticando che il presidente dell'Ato, Iacovella, e diversi  rappresentanti, fra cui Michele Napolitano e Giovanni Quarantiello, fossero della sua stessa compagine politica.
Nonostante tutto questo, la fine di tale indecoroso spettacolo non trova conclusione se pensiamo che il presidente della Provincia di Benevento ha convocato per lunedì un Consiglio provinciale straordinario per contrastare la volontà della Sapna di portare a Benevento circa 16.500 ecoballe prodotte per il fermo del termovalorizzatore di Acerra, senza spiegarci minimamente cosa sia successo nella riunione del 9 agosto in cui a leggere i documenti si assunsero decisioni in merito ed in cui erano presenti rappresentanti sanniti.
Intanto, il settore è sotto una chiara speculazione degli operatori, per cui a pagare sono unicamente i cittadini sanniti, considerato che sono arrivate alle stelle i costi per lo smaltimento dell'indifferenziato e dell'umido.
E' evidente che l'attuale situazione può essere attribuita unicamente all'attuale governance di centrodestra che regge gli assetti della Provincia, del Comune di Benevento e all'Ato Rifiuti.
Inoltre è gia il secondo Consiglio provinciale in cui non vengono portate in discussione le interrogazioni del Partito Democratico sul possibile conflitto di interesse dell'amministratore Samte e delle relative indennità corrisposte, così come già certificato dall'ufficio partecipate della Provincia di Benevento".

comunicato n.124829




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