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Benevento, 22-08-2019 18:55 ____
Renato Giordano dice schiocchezze affermando che con Citta'-Spettacolo e' stato rivalutato il patrimonio immobiliare del Centro storico
Non contento di questo errore ha aggiunto l'offesa invitando i residenti insofferenti a lsciare quel luoghi ed a cambiare rione. Un livore, il suo, forse giustificato dal declino della sua manifestazione, afferma Rino Di Dio
Redazione
  

Sempre sulla polemica tra il direttore della Rassegna Città Spettacolo, Renato Giordano, ed i residente del centro storico, interviene il collega giornalista Rino Di Dio.
"Caro direttore - scrive - sono costretto a chiederti ospitalità per motivi solo apparentemente personali.
Come ti è certamente noto, con l'approssimarsi di Città-Spettacolo, i vari organismi preposti all'ordine ed alla sicurezza pubblica, hanno escluso, in un primo momento, dalle "location" destinate ad ospitare gli eventi, più o meno artistici della manifestazione, l'utilizzo di piazza Arechi II, decretando la sua inidoneità.
Finalmente qualcuno si è accorto che la conformazione del luogo, con il dedalo di vicoli che si trova nelle immediate vicinanze, non permette lo svolgimento di eventi di grande respiro e costituisce anzi elemento di pericolo in caso di affollamento.
Non si può che plaudire alle autorità che hanno sottolineato questo aspetto di particolare gravità per l'ordine pubblico e soprattutto per i cittadini che abitano nella zona, costretti nelle sere e nelle notti di estate a tapparsi in casa per difendersi dalla baldoria proveniente non solo dalla piazza, ma anche dai vicoli adiacenti.
Invece, Renato Giordano (foto), direttore artistico di Città Spettacolo, anziché concentrare la sua attenzione sulla ricerca rivolta a migliorare il livello di una manifestazione che arretra sempre di più, ha creduto opportuno chiamare in causa i malcapitati residenti, rei, secondo lui, di aver tramato la suddetta esclusione, dimenticando che questi ultimi, pur nutrendo il legittimo desiderio di essere lasciati in pace, avrebbero tutte le ragioni di questo mondo per ribellarsi all'ormai consolidato status di cittadini di Serie B.
Lo ha fatto in maniera maldestra e pesantemente offensiva.
Il  signor Giordano, ignorando che la piazza in discorso, trovandosi al centro di prestigiose istituzioni (Università, Teatro De Simone, Conservatorio, complesso Santa Sofia e Museo), ha accumulato nel tempo attestati di nobiltà che sono poi sfociati nel riconoscimento dell'Unesco e nell'inserimento della stessa nell'ambito del suo patrimonio.
Magari conoscerà solo le profanazioni a cui la piazza viene sottoposta continuamente di notte e sarà questa limitata conoscenza ad averlo indotto a formulare alcune offensive dichiarazioni all'indirizzo dei residenti.
Dapprima ha ricordato ai cittadini della zona la rivalutazione dei loro immobili grazie agli eventi che vi si svolgono, soprattutto di notte, nella zona.
La tesi non è nuova.
Qualche anno fa anche il gestore di un locale che opera nei dintorni espresse un'idea del genere, ricevendo una puntuale smentita dalle agenzie immobiliari che incontravano (e incontrano tuttora) non poche difficoltà nel ricollocare gli stabili dismessi dai vecchi proprietari.
Questo è il primo errore.
Non contento, ha aggiunto l'offesa, quando ha dichiarato "...per non essere ipocriti, nessuno è costretto a vivere laddove non si trova a proprio agio.
Si può sempre cambiare rione".
Bravo signor Giordano!
Con la sua cinica affermazione ha dimostrato tutto il suoi ingiustificato livore, forse perché si accorge che la "kermesse" da lui diretta è avviata verso un inarrestabile e malinconico declino.
Non sarà di sicuro il mancato utilizzo di una piazza a fermare la sua fine".

comunicato n.124776




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