E' stata una vera e propria task force quella che ha aggredito l'area di S. Clementina con l'intento di ripulirla da erbacce e rifiuti sparsi ovunque
Il presidente Claudio Rocco: Abbiamo anche bonificato con i nostri mezzi una discarica a cielo aperto. Lotteremo affinche' questa zona venga valorizzata per i suoi reperti archeologici e non perche' divenga sede del depuratore
Nostro servizio
E' stata una vera e propria task force quella che ha "aggredito" l'area di Santa Clementina con l'intento di ripulirla da erbacce e rifiuti sparsi ovunque.
In verità, negli anni, abbiamo assistito a tantissime di questa manifestazioni "spontanee" (a volte occorrono le virgolette, ma non è il caso di Santa Clementina) in cui amministratori di questa, come delle passate Giunte, si sono mostrati per qualche minuto alla Stampa, nelle loro tute colorate per poi scomparire presi dagli "impegni istituzionali" domenicali.
Stavolta, nella due giorni di Santa Clementina, il sudore è stato autentico così come la partecipazione che è stata veramente imponente.
Ciascuno dei residenti è giunto al lavoro con i propri arnesi e chi ha utilizzato mezzi meccanici a scoppio: decespugliatori, soffiatori e quant'altro, ci ha rimesso anche la miscela oltre che l'usura del mezzo.
Non si sono visti amministratori locali e l'ipotizzata visita del sindaco Mastella non c'è stata.
Mario Orrei, già amministratore comunale e residente nella zona ci ha detto: Abbiamo lavorato tanto ed in maniera instancabile a partire da venerdì. Mi sono spezzato la schiena...
Il presidente Claudio Rocco, del Comitato Santa Clementina che ha organizzato la giornata "Tutti insieme per Santa Clementina", ci ha detto di essere rimasto deluso da questo isolamento istituzionale.
Peraltro, ci ha ancora detto, in via Gennaro De Rienzo, la strada che da Santa Clementina porta al Rione Libertà, abbiamo trovato una discarica a cielo aperto.
Abbiamo bonificato l'area e depositato i rifiuti raccolti al bordo della strada. Ora aspettiamo che l'Asia li vada a ritirare al più presto e che non li lasci lì.
Rocco è battagliero anche sulla vicenda del depuratore e per questo ha inviato già delle note di protesta al Comune ed alla Gesesa che progetta l'impianto.
Noi uno di questi nuovi tre depuratori qui non lo vogliamo, peraltro poco distante sia dal Ponte Leproso che dal fiume Sabato.
Questa è un'area dall'alto valore archeologico che va valorizzata e non mortificata dalla presenza del depuratore e dunque disapproviamo questa scelta.
Dovremmo avere tra breve un incontro-confronto con Gesesa perché la progettazione ci risulta che l'abbiano fatta loro.
Spiegheremo in quella sede il perché del nostro no al depuratore.
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