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Benevento, 05-04-2019 15:20 ____
Cambia l'approccio di "IoxBenevento" con l'Azienda sanitaria "San Pio". Depositato in Procura un esposto-denuncia sull'operato del direttore generale
L'operato di Renato Pizzuti e' indifendibile e questo e' un fatto oggettivo, ha detto il presidente Giuseppe Schipani che e' convinto di poter arrivare a 10mila firme a sostegno della petizione per rimuovere il vertice. Oggi sono gia' 4mila
Nostro servizio
  

Da oggi cambia l'approccio con l'Azienda Sanitaria "San Pio" con la quale abbiamo ricercato preliminarmente il confronto rappresentando tutte le criticità che ci hanno sottoposto i cittadini che si sono rivolti a noi.
Assieme all'annuncio di querela nei miei confronti, era stata anche annunciata la convocazione di una Conferenza Stampa, che non c'è stata.
Così oggi abbiamo depositato un esposto-denuncia alla Procura della Republica, al momento rispetto al rinnovo di una convenzione posta in essere con la Villa Malzoni di Avellino.
Contestiamo, con la denuncia alla magistratura, l'incompatibilità assoluta delle prestazione mediche rese dai sanitari dell'Ospedale, quindi di una struttura pubblica ed una clinica convenzionata.
Il contratto di lavoro del medico non consente di esercitare anche in un'altra stuttura.
Secondo i legali della nostra Associazione, con questo atto, per l'Azienda Ospedaliera "San Pio" ed il suo magement, si prospettano le ipotesi di reato di abuso d'ufficio, omissione ed anche la truffa.
Riteniamo, ha ancora detto il presidente Giuseppe Schipani, che il caos sia anche di natura amministrativa in quella struttura.
Noi al direttore generale, dal suo insediamento, gli abbiamo dato tutto il tempo necessario per attivarsi ed all'inizio ha cercato di fare qualcosa, ma poi è andata come sappiamo.
Dal nostro canto noi proseguiamo lungo il nostro percorso che è di verifica e di denuncia.
Abbiamo saputo dalla Stampa che dovrebbe venire a Benevento Enrico Coscioni, consigliere per la Sanità del presidente della Regione Campania.
A lui vorremmo porre delle domande cioè: 1) il direttore generale opera con atto aziendale non conforme al Piano Ospedaliero regionale e quindi sono illegittimi tutti gli atti che egli pone in essere; 2) agisce in mancanza del direttore sanitario. Ha affermato, Pizzuti, che manca questa figura dall'albo regionale ma noi gli diciamo che la legge gli consente di attingere anche dagli albi delle altre Regioni, perhé non lo fa?; 3) La sanità in Campania ha chiuso con un attivo di 18milioni di euro di cui 12 milioni sono stati restituiti da Benevento. E' una cosa fuori dal mondo mandare indietro i soldi, è gravissimo; 4) infine, la short list degli avvocati che è stata modificata 3 volte e ad oggi ancora non ci dicono il perché degli errori.
Aggiungiamo, sempre sul personale, ha proseguito Schipani, che per il corsorso per i ruoli amministrativi ci sono state 700 domande, ma il concorso medesimo è stato annullato. Perché?
I caposala non percepiscono gli incentivi che invece sono stati pagati a tutti. Perché?
Insomma, ha detto Schipani, Pizzuti non è più difendibile e questo è un fatto oggettivo.
I danni che sta provocando sono sotto gli occhi di tutti e sono attenzionati, ci pare, anche dalla magistratura.
Per questo stiamo andando avanti con la nostra petizione che ne chiede la rimozione.
In soli 13 giorni abbiamo raccolto già 4mila firme e non ci fermeremo perché il nostro obiettivo è raggiungere quota 10mila.
Alla Regione chiediamo dunque oltre la rimozione del management, anche lo stanziamento di un fondo da affidare all'Università degli Studi del Sannio affinché si prepari un documento articolato su tutte le lamentate criticità dell'Azienda "San Pio".
Anche la vicenda dell'Ospedale di Sant'Agata dei Goti è paradossale.
Noi non siamo d'accordo con il Comitato "Curiamo la vita", perché la petizione non va fatta solo per Sant'Agata dei Goti ma per entrambi gli Ospedali, ha concluso Schipani che non intende affatto abbassare le armi in questo tenzone con l'Azienda Ospedaliera "San Pio" ed il suo management.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

comunicato n.121299




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