Pasquale Tirino, dopo la bocciatura da parte dei dipendenti del Cmr dell'ipotesi di accordo con la proprieta', bolla come figuraccia quella sindacale
Cgil, Cisl e Uil hanno firmato qualcosa che i lavoratori non hanno voluto. La fase attuale rappresenta l'apoteosi della nullita' di alcuni rappresentanti sindacali
Redazione
Pasquale Tirino (nella foto è a sinistra), dopo la bocciatura da parte dei dipendenti del Cmr dell'ipotesi di accordo con la proprietà, bolla come figuraccia quella sindacale.
"Se la sono cercata - scrive - e meritano tutto il disprezzo possibile come rappresentanti sindacali (...).
Dopo il letargo invernale, l'azienda si è fatta viva l'11 marzo scorso con un nuovo incontro in Confindustria e con l'originalità di non invitare (anche separatamente) il nostro sindacato Fials, dimostrando mancanza di coraggio.
Ebbene, in questo incontro l'azienda ha riformulato la proposta facendola diventare molto più grave e dannosa per i lavoratori: riduzione della retribuzione del 10%, aumento dell'orario lavorativo, tagli sulla corresponsione della malattia e dell'infortunio, oltre a tutte le proposte già elencate in precedenza...
I sindacalisti che si firmano come rappresentanti provinciali di Cgil, Cisl e Uil con l'aggiunta di qualche "soggetto" interno, pochi giorni dopo, il 20 marzo, hanno deciso di firmare integralmente, senza cambiare una virgola, il contratto proposto dall'azienda malgrado assemblee e malumori dei loro iscritti.
La domanda sorge spontanea: Ma i sindacalisti rappresentano i lavoratori o l'azienda?!
Al Cmr già conoscevamo questa problematica; la fase attuale rappresenta l'apoteosi della nullità di alcuni rappresentanti sindacali.
Vergogna!"
comunicato n.121265
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