Il deputato del Movimento 5 Stelle, Pasquale Maglione replica a quanto sostenuto dalla New Vision, l'azienda che dovrebbe costruirlo
Millanta sintonie con il Ministero, quelle con la Regione sono ben note e cerca di accreditare le sue posizioni a livello mediatico. Spetta alla magistratura definire se tutte le procedure siano state seguite e non certo ad un articolo di giornale
Redazione
In merito alla realizzazione del sito di compostaggio a Sassinoro, il deputato del Movimento 5 Stelle, Pasquale Maglione (foto) ha replicato a quanto sostenuto dalla New Vision, l'azienda che dovrebbe costruirlo.
"Leggo - scrive - l'ennesimo comunicato stampa della New Vision che, millantando sintonie con il Ministero, quelle con la Regione sono ben note, cerca di accreditare le sue posizioni a livello mediatico.
Nella stessa nota ribadisce, pleonasticamente, che ogni atto debba seguire l'iter autorizzativo solo per ribadire, in modo autoreferenziale, che l'azienda si è attenuta scrupolosamente a tutte le richieste normative.
E' utile sottolineare che spetta alla magistratura definire se tutte le procedure siano state seguite e non certo ad un articolo di giornale.
Inoltre la New Vision, che sicuramente non rappresenta né il Ministro e né la sua segreteria, dovrebbe essere cauta a strumentalizzare il mancato sopralluogo presso il sito di compostaggio perché il ministro non si è recato a Sassinoro per meri motivi di salute.
Nonostante ciò, ha ritenuto doveroso incontrare i cittadini, il sindaco di Sassinoro e il presidente della Provincia per approfondire la questione e ha assicurato che chiederà agli uffici del Ministero i dovuti approfondimenti nonostante le prerogative siano in capo alla Regione.
Da sottolineare, invece, la fuga del vicepresidente Bonavitacola, nonché assessore all'Ambiente della Giunta De Luca, che contestato sulla vicenda di Sassinoro prima ha millantato un incontro con i comitati e poi è scappato via dimostrando, su questo non posso dare torto alla New Vision, una sincera sintonia con l'azienda.
In conclusione, nonostante abbia assistito in prima fila ai diversi interventi che si sono susseguiti, non ho sentito nessun plauso alla realizzazione degli impianti di compostaggio.
La domanda nasce spontanea: Fino a che punto la legittima protesta dei cittadini intimorisce la proprietà inducendola a mistificare la realtà?
Questo ce lo dirà il Tar per la parte amministrativa e la Procura per la vicenda penale".
comunicato n.119794
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