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Benevento, 31-01-2019 10:48 ____
La presenza dei due Dipartimenti di Emergenza ed Accettazione di II livello rappresenta un diritto fondamentale
Stiamo assistendo in questi ultimi tempi a previsioni di accorpamenti dei servizi erogati dal Moscati e dal San Pio, mettendo in competizione le attivita' sanitarie predominanti commenta Pasquale Mario Speranza della Cisl
Redazione
  

Sulla situazione della Sanità nel Sannio e in Irpinia è intervenuto Pasquale Mario Speranza, segretario generale Cisl Medici Irpinia-Sannio.
"La presenza dei due Dipartimenti di Emergenza ed Accettazione (Dea) di II livello nella macroarea irpino-sannita - scrive - rappresenta un diritto fondamentale innegabile ai cittadini delle province di Avellino e Benevento.
Stiamo assistendo, in questi ultimi tempi, a previsioni di accorpamenti dei servizi erogati dal Moscati e dal San Pio, addirittura mettendo in competizione le attività sanitarie predominanti per dare la leadership della sede principale a Benevento o Avellino.
Lo smantellamento di servizi erogati in precedenza nel nosocomio beneventano, la carenza di personale sanitario ed amministrativo, la perdita di primari prestigiosi che hanno chiesto il trasferimento in altre strutture, la cessazione di una convenzione che permetteva l'utilizzo dei medici di Guardia medica nel Pronto Soccorso che ha sempre funzionato bene, evadendo tutti i codici bianchi e verdi in modo da decongestionare i flussi di accesso, gli insufficienti investimenti in tecnologie utili ad espletare i servizi nelle varie unità operative, hanno già creato un deterioramento dell'offerta di salute…
Il tutto frutto di determinazioni assunte da politiche che continuano a massacrare le zone periferiche della regione.
I Dea di secondo livello già presenti nelle nostre due province devono continuare ad esistere, l'erogazione dei servizi sanitari non può essere determinata esclusivamente dal numero di abitanti presenti in un determinato territorio ma deve tener conto anche delle effettive difficoltà presenti nel territorio (zone vaste disagiate, popolazioni sparse, strade a difficile percorrenza).
Stesso discorso vale anche per i servizi erogati dall'Asl Benevento: la carenza di personale sanitario ed amministrativo impediscono l'erogazione di servizi e la regolare presa in carico delle fragilità; l'h24 nella medicina generale, tra l'altro già esistente e messa in atto attraverso  l'integrazione tra medico di base e guardia medica, dovrebbe essere potenziata con l'istituzione di ambulatori ad orario diurno previsti in ambito distrettuale attraverso l'utilizzo delle due figure professionali (Ruolo Unico).
E' necessario un potenziamento dei servizi per la cura e la riabilitazione dei portatori delle disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, un potenziamento del Dipartimento di Prevenzione, un  potenziamento dei Servizi erogati dall’Assistenza Domiciliare  Integrata.
Purtroppo siamo in ritardo; alla politica ci sentiamo di dire di fare presto.
Si è perso troppo tempo, la nostra sanità non può più attendere.
Un elogio deve essere fatto al personale tutto, che si trova ogni giorno a portare avanti un servizio decoroso tra crescenti difficoltà.
I cittadini di Avellino e Benevento devono poter conservare i loro centri di eccellenza, poiché questi sono punto di riferimento per un territorio sparso e in alcune zone disagiato.
L'equità, l'omogeneità e la garanzia dell'accesso alle cure devono essere uniformi su tutto il territorio regionale senza disparità di trattamento; i "viaggi della speranza" per avere garantite prestazioni sanitarie indispensabili e salvavita devono terminare.
Iniziamo dalla assunzione di nuovi medici, infermieri, amministrativi, tecnici ed altro.
Si recuperi tutto quanto già soppresso al San Pio e soprattutto si conceda ad un Dea di II livello di funzionare correttamente con l'erogazione di tutti i servizi previsti dalle normative vigenti.
Noi la nostra parte l'abbiamo sempre fatta, il nostro apporto costruttivo resta sempre a disposizione nei tavoli istituzionali e ribadiamo il concetto già espresso: invitiamo la politica a fare presto i cittadini non possono più aspettare".

comunicato n.119514




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