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Benevento, 29-01-2019 18:31 ____
Il consigliere provinciale Giuseppe Ruggiero interroga il presidente della Provincia, Antonio Di Maria
La domanda e' se il consulente Nicola Boccalone si sia dimesso dalla carica di amministratore di Irpiniambiente
Redazione
  

Il consigliere provinciale Giuseppe Ruggiero ha informato di aver presentato un'interrogazione consiliare per conoscere se Nicola Boccalone, consulente della Provincia di Benevento sulla materia ambientale, si sia dimesso dalla carica di amministratore di Irpiniambiente, la società di gestione del ciclo dei rifiuti della Provincia di Avellino.
"Credo - spiega - che sia inopportuno che il consulente del presidente Di Maria sia proprio l'amministratore di una società debitrice nei confronti della Samte, la società preposta alla gestione del ciclo dei rifiuti della Provincia di Benevento
Certamente un palese conflitto considerato che Boccalone potrebbe indirizzare l'azione del presidente Di Maria, ad esempio, nelle azioni da intraprendere nel contenzioso fra la Samte e la società Irpiniambiente da lui amministrata.
La stessa consulenza, che costa 5.000 euro e che vede impegnato Boccalone per due mesi, risulta essere al quanto astratta.
Non si comprende quali siano gli atti che l'ex manager dell'Ospedale "Rummo" debba produrre e quali responsabilità abbia in capo pur partecipando a tutte le riunioni sempre senza firmare alcun documento.
Eppure il compenso, se fosse riparametrato ad un anno di attività supererebbe anche quello dell'attuale direttore generale Francesco Nardone, che invece di responsabilità ne ha tante.
Dopo sei mesi dall'incidente allo Stir di Casalduni, tutto è praticamente immobile.
La Provincia è senza bilancio di previsione e nessuno sà con quali fondi si farà fronte alle spese che la Samte sta sostenendo in questo periodo.
Gli operai dello Stir presto finiranno la cassa integrazione e l'Ato rifiuti stenta a partire in mancanza di fondi e di una governance tecnica.
Un disastro organizzativo contornato da paradossali episodi come la venuta del ministro Costa che andrà a visitare l'impianto di compostaggio di Sassinoro dopo che il Movimento Cinque Stelle si era scagliato contro il ministro Salvini sostenendo la tesi che in Campania occorrono più impianti di compostaggio rispetto a quelli attuali.
Una situazione che diventa assurda se pensiamo che l'impianto di Sassinoro diventa superfluo nel momento che a partire dovesse essere la riconversione dell'impianto Stir di Casalduni a cui però si è opposto proprio il sindaco di Casalduni, Pasquale Iacovella, che nel frattempo è diventato presidente dell'Ato, la struttura a cui dovrebbe essere affidato l'intero ciclo dei rifiuti nel Sannio.
Siamo di fronte ad un grande casino che occorrerebbe sottoporre all'Assemblea dei sindaci della provincia, solo per sapere come la pensa l'intera provincia su una delle vicende più confuse e mal gestite che il Sannio abbia mai visto".

comunicato n.119482




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