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Benevento, 17-08-2018 09:52 ____
Severo il giudizio di Piero Mancini sull'attivita' del Movimento Cinque Stelle soprattutto dall'uscita di Nicola Sguera
Insoddisfatto dell'operato di Sabrina Ricciardi, senatore del Movimento. Ora vi spiego anche perche' la Cena in Bianco non si fa piu'
Redazione
  

Piero Mancini (foto) ha scritto una lettera aperta alla senatore Sabrina Ricciardi, del Movimento 5 Stelle, a proposito dell'alleanza di Governo di questo Movimernto politico con la Lega e non solo.
"Signora senatrice - si legge - le scrivo in quanto cittadino, di cui lei e il M5S vi dichiarate portavoce nelle Istituzioni, per comunicarle pubblicamente di non essere soddisfatto per come svolgete il delicato e importante compito assunto.
Ad iniziare dalla nauseabonda alleanza con i razzisti fascioleghisti.
La vostra lunga latitanza, mi riferisco ai quattro sanniti eletti alla Camera e al Senato, dalla rappresentanza dei tanti gravi problemi locali, è stata recentemente interrotta dalla difesa del voto al Senato sulla decadenza del finanziamento del Bando per riqualificare le periferie.
La raffazzonata partecipazione al Bando, ha avuto l’effetto di stravolge gli stessi concetti di centro e periferia.
Per cui, sono diventate periferie il residenziale quartiere Mellusi, piazza Risorgimento e il terminal bus extraurbani, ex campo di calcio del Collegio La Salle.
Il parcheggio di tre piani, con annessi negozi, ivi previsto, è un progetto vecchio di dieci anni. Risalente al primo sindacato Fausto Pepe.
Quando ancora costui andava d'amore e grande accordo con Mastella e la consorte neosenatrice.
A ben vedere, tutta la città interna alle mura era interessata ai lavori, perfino l'immobile ex Orsoline, e nemmeno l'ombra di una desolata periferia da riqualificare e rivitalizzare.
A volte i lavori erano previsti su aree proprio ricadenti nel centro storico, anche se trattasi di siti considerati "degradati".
Del resto, vista la presenza ovunque di immondizia e sciatteria, tutta la città può rientrare, a logica ragione, nello specifico di degrado urbano.
La difesa da lei operata, egregio avvocato, secondo il mio modesto parere, è stata debole e confusa, non all’altezza di un senatore della Repubblica.
I cittadini, incerti e smarriti per il clamoroso polverone alzato del sindaco, hanno iniziato a capirci qualcosa solo dopo il chiaro ed esaustivo intervento di Erminia Mazzoni.
A proposito, costei non si è candidata in alcuna delle liste partecipanti alle recenti elezioni politiche.
Alibi, subito risultato molto labile, utilizzato dal sindaco per scacciarla dalla carica di assessore e vicesindaco.
Quindi, non stava utilizzando strumentalmente la carica amministrativa, per tentare una carriera politica nazionale.
E' accaduto proprio il contrario: E' stato il sindaco ad utilizzare la sua per spingere la consorte sullo scranno parlamentare.
Tutti gli assessori e i consiglieri comunali furono comandati e utilizzati per la campagna elettorale!
Si deduce, quindi, che altri sono stati i gravi motivi della cacciata dal Palazzo di Erminia Mazzoni.
Visto che la vicenda resta ancora oscura, si potrebbe liberamente ipotizzare che l'ex vicesindaco, illuminata sulla strada per Damasco, utilizzando la ben nota dote femminile dell'intuito, ha intercettato nell'aere qualche censurabile situazione.
Le contraddizioni presenti nell'attività amministrativa non si limitano alla partecipazione arruffata e arraffante al Bando periferie.
Purtroppo, da quando Nicola Sguera si è dimesso, la qualità e la continuità dell’opposizione delle esponenti del M5S in seno al Consiglio, è scaduta a tal punto da diventare irrilevante, se non proprio inesistente.
Con grande gaudio del fortunato sindaco.
Le grandi capacità, dimostrate da Nicola, nascevano dall'abnegazione militante con cui ha affrontato il suo ruolo veramente al servizio della città e non per una ricercata personale promozione sociale.
Di cui Nicola, risplendendo di luce propria, non ha assolutamente bisogno, diversamente da altri, che nel delicato e importante ruolo misurano, giorno dopo giorno, pubblicamente solo i propri limiti e incapacità.
Colgo l'occasione per ringraziarlo.
La sua grande propensione e capacità a battersi per rimettere le cose nel giusto verso ancora, dopo tanti mesi, produce i suoi buoni frutti: la scandalosa, in quanto utilizzata in modo strumentale e non rispettosa delle regole, Cena in Bianco quest’anno non si farà.
Non perché il brodo si è ristretto.
Considerazione puerile, di chi senza vergogna manifesta, con grande evidenza, elementare superficialità oltre che la non conoscenza dei reali fatti cittadini, viste le pubbliche denunce fatte dal sottoscritto, tramite interventi pubblicati da Gazzetta di Benevento, che lo scorso anno investirono tale iniziativa.
Da cui scaturirono grandi e prolungate polemiche.
Una grave "perdita" di memoria, tanto repentina da destare non solo perplessità ma anche un concreto sospetto di rimozione.
Non sono simpatico a tanti.
Ma esagerare è da stupidi, trattandosi di faccende di pubblico dominio!
Il merito di Nicola è stato quello di essersi fatto coinvolgere dalle mie iniziative e, in veste di consigliere comunale ed esponente del M5S, contattò Carlo Bentivoglio, vice presidente nazionale di To be Unconventional Dinner, associazione che gestisce il brand Cene in Bianco, mettendolo al corrente di ciò che accadeva in città e del mio appello. Dandogli il mio numero di telefono per contattarmi.
Ne seguì una lunga telefonata.
Illustrai, nei dettagli, le strane e particolari modalità con cui veniva gestita la Cena a Benevento.
Dimostrabile concretamente tramite centinaia di foto. Il vicepresidente Bentivoglio si mostrava allibito. Infine, si scandalizzò quando gli parlai, caso unico in tutto il Paese, della famosa Cena in Nero, organizzata dal Lap Asilo 31, in contrapposizione e di contestazione a quella in Bianco, che ebbe una risonanza mediatica regionale e nazionale.
Mi promise un suo intervento e l'assunzione di drastici provvedimenti.
Da vero galantuomo, ha mantenuto la parola.
Fine ingloriosa, come meritava, di una manifestazione ad uso e consumo di chi, tramite essa, non tendeva a promuovere, favorire e incentivare la socialità fra concittadini, ma esprimere solo tanta protervia e tanta ostentazione di potere personale.
Finalità notate dalla maggioranza dei cittadini e dell’opinione pubblica.
Che hanno ancora la facoltà democratica di libera critica. Immagini l'apoteosi di vanagloria, di pre/potenza e grandeur che sarebbe stata sfoggiata nell’occasione, dopo l’elezione al Senato?
Vi sarebbero stati perfino i fuochi pirotecnici per rendere più splendida e indimenticabile la serata!
Invece, solo un triste basso profilo.
Se la neosenatrice, andata in bianco, ci tiene tanto può festeggiare e Cenare in Bianco con i suoi tanti amici elettori di Mondragone e comuni limitrofi.
Una bella tavolata sulla spiaggia: una location mozzafiato!
Si goda le ferie, egregio onorevole, augurandole di profondere nelle sue grandi responsabilità politiche almeno la metà delle capacità di quelle di Nicola Sguera, che dovrebbe restare per i 5Stelle beneventani un concreto esempio e un punto di riferimento morale e politico, da seguire.
Ps: Nei prossimi giorni contatterò il vicepresidente Carlo Bentivoglio, di cui conservo il numero di cellulare, l’indirizzo e-mail e un suo messaggio.
E' doveroso da parte mia ringraziarlo per il servizio reso alla nostra comunità, così male rappresentata e offesa da tanta arroganza: nemmeno la tassa per l'utilizzo del suolo pubblico, da veri padroni, pagavano!
Del resto, a ciò sono abituati: il Comune non paga nemmeno il conferimento della frazione indifferenziata dei rifiuti.
Un milione e 800mila euro di debiti con lo Stir di Casalduni, costretto da mesi a non pagare gli stipendi ai dipendenti, mentre si organizzano grandi e piccole feste tutto l’anno.
Cin-cin, brindiaaamo-brindiaaamo-brindiaaamo".

comunicato n.115248




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