Da Luca Ricciardi (foto), vice capogruppo vicario del Pdl alla Provincia, riceviamo e pubblichiamo.
Il Popolo della Libertà intende accendere i riflettori sull'argomento, alla luce della propria richiesta per la riformulazione del bando di gara in autotutela, per sollecitare un nuovo approccio e la massima attenzione della Provincia al Trasporto Pubblico Locale (Tpl).
Esso rappresenta l'ennesima grande Vertenza Regionale, non da meno, per sfascio economico, buchi di bilancio e malagestione ai capitoli Sanità e Rifiuti.
Una politica sterile e assente, adottata da Regione e Provincia, ha partorito un sistema ibrido attuato da anni che ha generato situazioni economiche catastrofiche, consentendo alla Regione di contenere le spese a danno del servizio. Tutto ciò si scarica non solo sul legittimo interesse di chi lavora nel settore, ma soprattutto sulle aspettative di efficienza e di efficacia della collettività sul trasporto pubblico.
Non solo, neanche i minimi adempimenti di legge sono stati rispettati: Adeguamenti, conguagli, applicazione dei più giusti corrispettivi, sono rimasti lettera morta, nessun consuntivo è stato effettuato dalla Regione Campania sicché lo schema di contratto è rimasto fermo al '99, in dispregio a tutte le leggi a favore del settore e sempre a danno dell'intera collettività del settore.
Se si pensa inoltre all'Eav, una vera holding regionale dei trasporti, avente come socio unico la Regione Campania che ha generato una perdita paragonabile ai debiti della vecchia compagnia aerea Alitalia per il costo giornaliero che sarebbe gravato sulle tasche degli italiani.
Si parla di una esposizione bancaria di oltre duecentomilioni di euro. L'altra grande azienda pubblica di Caserta è in stato fallimentare presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
A tutt'oggi il problema non accenna ad una sua risoluzione, nonostante ricorsi, solleciti e diffide.
Sottolineiamo quanto in premessa perché il bando che ha emanato la Provincia ricalca in perfetta linea gli errori che hanno portato al collasso del Tpl regionale.
Per brevità evidenziamo solo che i corrispettivi indicati nel bando non risultano essere congrui per l’espletamento dei servizi, innescando, in primis, meccanismi di non partecipazione al bando, ed in secundis l’esposizione delle casse della Provincia di Benevento al rischio più che fondato di esborsi incontrollabili in seguito a contenziosi.
Per le ottimali previsioni che competono ad un bando con tutti i crismi dovuti, per il rispetto e la dignità di tutti gli operatori ed utilizzatori, e in ossequio alle leggi nazionali ed europee si invita codesta Amministrazione alla riformulazione del bando stesso, di cui ulteriori considerazioni ci spingono a far rilevare che ai circa 9,7 milioni di euro assegnati dalla Regione per garantire il Tpl, la Provincia non ha ritenuto di implementare il capitolo con risorse proprie.
Questo la dice tutta sulla volontà di questa amministrazione di non investire nei collegamenti e sul trasporto, nonostante roboanti dichiarazioni che vengono fuori da costosi seminari, nonostante la teorizzata "svolta epocale" del Tpl, per prendere a prestito le parole dall'assessore Bello.
Il bando inoltre lascia presupporre che nell'eventualità, molto probabile, di "asta deserta", l'Ente Provincia provvederà a licitazione privata, consentendosi una discrezionalità perlomeno inopportuna.
La Provincia è totalmente assente al problema, non ci crede, ne cerca soluzioni per cui i rappresentanti del "Popolo della Libertà" chiedono, senza spirito polemico e con la sola finalità di allargare gli spazi di riflessione per nell’interesse esclusivo del Trasporto Pubblico: 1) La riformulazione del bando di gara in autotutela proponendo l'attuazione di una commissione composita di studio ad hoc che, in sinergia con l'Osservatorio Provinciale, affronti e concerti proposte e rimedi, nell’interesse esclusivo del trasporto pubblico; 2) Accertare se risponde al vero che la Regione Campania , come riportato nel bilancio previsionale approvato il 31 dicembre scorso, riacquisisce ed evoca a se tutte le funzioni in materia di Tpl; 3) verificare se vi sono eventuali diffide/ricorsi nei confronti dell'Ente per richieste di risarcimento da parte delle aziende di Tpl.
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